LETTERA APERTA

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– Sindaco di Castelfranco V.to, rag. Stefano Marcon, e-mail sindaco@comune.castelfranco-veneto.tv.it
– Assessore Sanità, dott.ssa Sandra Piva, e-mail: sandra.piva@comune.castelfranco-veneto.tv.it
– Presidente Consiglio Comunale, sig. Stefano Pasqualotto, c/o e-mail:      segretario.gen@comune.castelfrancoveneto.tv.it
– Gruppo Partito Democratico, dott. Claudio Beltramello, e-mail: claudio@clappy.it
– Gruppo Forza Italia, sig. Bergamin Claudio, c/o e-mail: fiorenzo.basso@libero.it
– Gruppo “Castelfranco Città Aperta”, sig.ra Tiziana Milani, c/o milanitiziana@gmail.com
– Gruppo Movimento 5 Stelle, sig. Bambace Andrea
– Gruppo “Lista Fiscon”, arch. Fiscon Gianni
– La Tribuna di Treviso
– Il Gazzettino
– Corriere Veneto
Ospedale S. Giacomo –  Scenario arriva il polo oncologico ed in cambio perdiamo …..

Siamo felici che arrivi il polo oncologico a Castelfranco ed apprezziamo il lavoro fatto dal “Comitato per il Polo Oncologico e la Valorizzazione dell’Ospedale S. Giacomo”, di cui siamo co-fondatori attraverso il Presidente Giovanni Pavan.
Condividiamo il fatto che la sanità va riformata e la spesa relativa usata in modo più efficiente ed  in modo da migliorare la cura della salute per tutti i potenziali utenti.
Condividiamo il fatto che l’evoluzione della tecnologia medica, della comunicazione, della mobilità, dello stile di vita e la contrazione della risorse  suggeriscono di accentrare servizi specialistici di eccellenza ed avere altri ospedali generali, cosiddetti di rete,  ma ci sono modi e modi di realizzare questi condivisibili scopi.

Siamo allibiti di fronte al silenzio di tutti coloro che dovrebbero e potrebbero far sentire  la loro voce, indignati di fronte alle ipocrisie del dire/non dire di certi racconti sentiti da politici e non nella conferenza di presentazione del polo oncologico , tenuta venerdì 15 gennaio al Centro Bordignon.
Temiamo che la verità nascosta tra le tante tranquillizzanti ed inutili parole dette alla conferenza sia quella riportata virgolettata da La Tribuna del 14 Gennaio come dichiarazione del Direttore Generale della Sanità veneta dott. Mantoan “…..L’ospedale di Castelfranco attualmente possiede unità operative non funzionali (il grassetto è nostro) alla mission dell’Ircss (IOV). In futuro, dunque, alcuni reparti saranno ridistribuiti nelle strutture ospedaliere del Trevigiano. Ad esempio i reparti di Medicina, Ortopedia, Cardiologia saranno trasferiti, perché non coerenti con le finalità dell’Ircss….”. Questa stessa affermazione è stata chiaramente ribadita alla conferenza dalla Presidente del Coordinamento dei Sindaci della Castellana, Sindaco di Crespano del Grappa signora Annalisa Rampin.

Ci poniamo e poniamo alle istituzioni, alle forze politiche, sindacali e sociali, ai medici che hanno concorso alla nascita del Comitato ed a quelli che se ne stanno silenti, ed al personale dell’Ospedale S. Giacomo,   una serie di domande.

1.Per avere il polo oncologico è necessario perdere Cardiologia-Emodinamica, Medicina, Ortopedia oltre al dazio già pagato in termini di perdita di quantità, qualità ed efficacia di servizio in Ginecologia, Ostetricia, Pediatria, Pronto Soccorso?

2.Per quanto tempo lo IOV avrà a Castelfranco una sede staccata che occupa due degli attuali nove piani dell’ospedale? Fino a pagare il “project financing”? E poi, quando Padova avrà il nuovo ospedale e spazio disponibile per allargare lo IOV nell’ospedale attuale, cosa succederà? E quali sono le specialità che garantiranno l’utilizzo degli altri sette piani disponibili?

3.Come e dove andranno a parcheggiare i nuovi utenti dell’Ospedale di Montebelluna, quando anche oggi il parcheggio è un’impresa che costa più del tempo di andarci?

4.Come è possibile da parte delle forze politiche ed istituzionali  accettare senza indignazione che il Progetto di Legge 23 di riorganizzazione della Sanità accentri, salvo modifiche dell’ultima ora , art. 4, i poteri tutti su:
-il Presidente della Giunta Regionale che nomina il Direttore Generale;
-il Direttore Generale che nomina  non solo il Direttore Sanitario ed Amministrativo e delle strutture, come ovvio, ma anche il Collegio Sindacale e l’Organo Interno di Valutazione.

Il controllato nomina i controllori …… e dopo ci lamentiamo degli scandali? Questa è la migliore condizione per ottenere l’acquiescenza, il silenzio e l’omertà dei propri sottoposti!

Come associazione Club Amici del Cuore di Castelfranco, che sfiora i mille soci e rappresenta gli interessi di almeno altrettante famiglie, che nella sua trentennale storia ha fatto donazioni alla nostra Cardiologia per ca. 1,5 milioni di Euro, ed ha in programma ulteriori donazioni per ca. 115.000,00 Euro provenienti da persone felici di rivivere grazie alla nostra Cardiologia, vogliamo far sentire forte la nostra voce e richiamare le istituzioni e le forze politiche e sociali alle loro responsabilità di fronte ai cittadini tutti.

La Cardiologia con Emodinamica Interventistica deve essere l’altro polo di specialità dell’Ospedale S. Giacomo, perché si è conquistata con il lavoro fatto, le competenze e la credibilità acquisite il diritto ed il dovere di essere difesa da tutta la città di Castelfranco e dalla Castellana in generale. Alcuni dati a dimostrazione.
La Cardiologia con Emodinamica Interventistica tratta da 7 anni 650 infarti acuti e subacuti all’ anno. 1950 ricoveri/anno.
Esegue 2000 procedure diagnostiche-interventistiche (750 angioplastiche coronariche e 250 interventi in vasi non coronarici o strutturali cardiaci).
Ha realizzato collaborazioni  che attraggono pazienti da tutto il Veneto con reparti all’interno dell’Ospedale quali : Angiologia Chirurgia Vascolare Neurologia  Nefrologia Radiologia Diabetologia creando percorsi diagnostico terapeutici che hanno dato vita al Dipartimento Funzionale Cardiovascolare diretto dal Dott. Carlo Cernetti
Per volume di Pazienti trattati è la terza emodinamica interventistica di Regione Veneto.
Partecipa e collabora attivamente con l’ Università di Padova ed è partecipe in studi e pubblicazioni in riviste di prestigio internazionale.
Tiene corsi di formazione per Cardiologi interventisti provenienti da tutta la regione.
Inoltre  per la qualità dei servizi erogati “attrae” da tutto il Veneto Pazienti, che scelgono di venirsi a curare per eseguire procedure elettive, realizzando un fatturato pari a 10 mln di euro anno  con un attivo per ASL 8 di 1 mln di Euro/anno grazie alla attrazione che esercita.

Gli spazi ed il personale che ha presso l’ Ospedale San Giacomo sono appena sufficienti a produrre tale volume di lavoro. Presso l’ospedale San Valentino do Montebelluna dove sono tali spazi?  Le schede, inoltre, prevedono una riduzione del 50% dei letti della Cardiologia, pur avendo i parametri più efficienti a livello Regionale!!!!

Che lo IOV arrivi a Castelfranco è un’ottima opportunità,  ma perché se ne deve andare il resto dell’ Ospedale (vedi tra gli altri Cardiologia) e deve chiudere il Pronto Soccorso? Che già oggi i due Pronto Soccorsi a stento rispondono alle esigenze del territorio?
Si era sempre parlato per Castelfranco del Polo Cardiovascolare e dello IOV.
Ora il Polo Cardiovascolare c’è, lo IOV è da costruire.
Perché distruggere il Polo Cardiovascolare che già da’ un Servizio ai pazienti del Trevigiano ed a livello  Regionale?
Domanda: Non è che lo IOV è il cavallo di Troia per portare qui la cardiologia e la Cardiochirurgia di Padova ed altri reparti Patavini  e noi lasciamo la nostra Struttura cittadina invidiata a livello regionale “chiavi in mano” agli amici Padovani?
I cittadini vanno informati correttamente senza ipocrisie (una mezza verità detta assieme ad una mezza taciuta è ipocrisia pura), affinché possano esprimere la loro opinione in modo informato e fare le loro scelte al momento del voto.

Facciamo appello al Sindaco ed alle forze politiche di maggioranza che di opposizione, affinché su un tema così importante, strategico e vitale per la Città e la Castellana prendano posizione netta ed inequivocabile. Ne va della dignità di chi ci rappresenta.
Approvata dal Consiglio Direttivo convocato d’urgenza in data 18 gennaio 2016 alle ore 17.30. con votazione unanime dei presenti.

IL PRESIDENTE
Giovanni Pavan

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